Questa linea collegava Uyuni con Antofagasta e vide il primo treno fermarsi per sempre nel novembre 1890. Guardando oggi questo luogo, non si direbbe mai che sia la prima ferrovia boliviana e un grande progetto del presidente Aniceto Arce.
Questi treni, o meglio, questi relitti, un tempo trasportavano oro, argento e stagno. Ora, però, nel cimitero dei treni di Uyuni ci sono solo treni contorti e arrugginiti che sono diventati un luogo turistico e decrepito del passato.

Foto di Trevor McKinnon da Unsplash
Ma tutte le cose belle hanno un inizio e una fine. E con loro anche questa linea ferroviaria che ha visto la sua fine con l’inizio della guerra tra Cile e Bolivia nel 1879.
Oggi il cimitero dei treni di Uyuni è diventato un punto di passaggio per i viaggiatori diretti al Salar de Uyni, un incredibile “mare di sale” con paesaggi incredibili. Tempo fa è passato di qui anche il rally “Dakar”, che ha sfiorato questo cumulo di metallo a cielo aperto che ora ammette ogni tipo di viaggiatore.

Foto di tatiana perez da FreeImages
Così, col passare del tempo e quassù a 3000 metri sul livello del mare l’unica cosa che ancora fischia è il vento, mentre i writers sembrano voler nascondere il progresso della ruggine e del degrado con i loro disegni e le loro scritte sui treni.

Foto di Jerzy Andrzej Kucia da Pixabay
Sebbene oggi questo luogo sia una fonte di attrazione per molti curiosi e turisti, dagli anni ’40 è stato anche vittima di predazione umana e saccheggio. Alcuni tentativi di riutilizzo dei treni non hanno avuto successo e per ora restano qui in attesa di passeggeri che non arriveranno mai…
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