In queste prime settimane del 2022, in cui sono arrivate tante notizie e immagini dall’Ucraina, abbiamo sentito spesso parlare delle città di questo paese di cui conoscevamo qualcosa.
Kiev , la capitale è da sempre nota a tutti, ma Mariupol e altre realtà minori sono state assalite dalla cronaca di guerra perché prese di mira dai bombardamenti degli attacchi russi durante l’invasione militare.
Ma com’era Mariupol prima che carri armati e bombe passassero da qui?
Sicuramente la posizione sul mare di Azov ne facevano e ne faranno ( presto ci auguriamo tutti) una città balneare e turistica a tutti gli effetti.
Non solo.
Mariupol ha una fabbrica metallurgica fondata nel 1897 che produce acciaio laminato caldo, ideale per la costruzione di navi, oleodotti e gasdotti.
Non sorprende che sia stato un obiettivo russo anche per questo motivo.

Il centro città di Mariupol, così com’era prima dei bombardamenti di questi primi mesi del 2022, merita una visita e qualche sosta tra i monumenti della città.

Passando dalla chiesa ortodossa (foto sopra), fino alla Moschea, poi per la Cattedrale di Arcangelo Michele e i piccoli monumenti come il Crocodile Goji in Primorsky boulevard.
La campana della pace, mai come ora, dovrebbe essere uno dei monumenti più rappresentativi ( se ancora presente).

La guerra adesso

Sebbene Mariupol non sia nuova ad attacchi terroristici o guerriglie ( la foto sopra si riferisce a un attacco terroristico del 24 gennaio del 2015), la ferita scolpita dalle truppe russe in questa guerra è davvero violenta.
Abbiamo visto immagini sconvolgenti passare attraverso TV, quotidiani e internet senza che la benché minima sosta desse un po’ di respiro.
Sopra ogni cosa, l’ospedale pediatrico bombardato e il trasporto dei feriti fuori dall’edificio ormai distrutto.
Una situazione che la nostra società, definita civile, non dovrebbe nemmeno osare immaginare.
Figuriamoci accettare.

Per non cadere nell’errore di diffondere informazioni errate, concluderemo semplicemente augurandoci di rivedere presto queste e tutte le altre città Ucraine risplendere della loro bellezza, con tutti i loro turisti ( anche russi ovviamente), le loro tradizioni e le feste locali.
Così che si possa combattere pacificamente l’odio, la guerra e l’ingiustizia.
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